Storia delle aziende più grandi quotate in borsa
Nella storia delle aziende più grandi quotate in borsa tutto ha inizio con la Compagnia Olandese delle Indie Orientali nel 1602.
A quel tempo gli olandesi dovettero fronteggiare la concorrenza di paesi come Gran Bretagna, Spagna e Portogallo nel commercio navale con l’Asia.
Cosa succedeva?
Ogni spedizione veniva finanziata da un singolo investitore che doveva sborsare l’equivalente di 300 mila dollari di oggi.
E se la spedizione non andava a buon fine (affondata o derubata dai pirati)?
Il singolo investitore che aveva concentrato tutto il suo investimento in una singola spedizione avrebbe perso tutto. Alla faccia della diversificazione insomma.
Fu così che, dopo molte perdite, gli investitori dell’epoca decisero di collaborare e unirsi per finanziare le singole spedizioni. In questo modo l’eventuale perdita si sarebbe suddivisa su più persone.
Nella pratica le persone avevano deciso di unire le risorse e condividere il rischio come mai prima d’ora, una cosa rivoluzionaria per l’epoca. Oltre 1100 persone investirono nella compagnia garantendogli dei capitali mai avuti prima a disposizione, e causando una rapida crescita della Compagnia delle Indie che l’ha portato poi a dominare il commercio globale per oltre un secolo.
A tal proposito, Howmuch.net ha provato a stilare la classifica delle aziende più grandi della storia (fino al 2019) rapportate al valore che avrebbero oggi:
1. Dutch East India Company: $8.28 trillion
2. Mississippi Company: $6.8 trillion
3. South Sea Company: $4.5 trillion
4. Saudi Aramco: $1.89 trillion
5. Apple: $1.3 trillion
6. PetroChina: $1.24 trillion
7. Microsoft: $1.2 trillion
8. Standard Oil: more than $1 trillion
9. Alphabet: $931 billion
10. Amazon: $886 billion
Le aziende più grandi in epoche recenti
Facciamo un passo avanti ora e proviamo a vedere quali sono state le aziende più grandi in epoche più recenti.
Molto utile la suddivisione fatta da Visual Capitalist che vi ripropongo:
Durante la bolla del Dotcom la lista di aziende più grandi per capitalizzazione era dominata da aziende tecnologiche.
Dopo lo scoppio della bolla (2004) questa composizione è andata a stravolgersi. Le aziende tecnologiche che avevano visto un ingente flusso di capitali in entrata si sono sgonfiate a discapito di aziende proveniente da settori più tradizionali.
Un esempio: General Electric.
Dopo la crisi finanziaria del 2008/2009 c’è stato un grosso ridimensionamento delle aziende americane. Molte delle aziende più grandi per capitalizzazione sono diventate Cinesi.
Poco prima, nel 2007, Apple lancia iPhone. Ed è subito successo. Qualche anno dopo l’azienda guidata da Steve Jobs si trova ad essere al primo posto tra le compagnie con maggiore capitalizzazione. Dopo il 2014, inoltre, c’è stato il crollo delle aziende petrolifere causato dal crollo del prezzo del petrolio stesso.
Anno | Evento | Top Company | Chi Domina la Top 10? |
---|---|---|---|
1999 | Dotcom Bolla | Microsoft ($583B) | 5 aziende tech nella top 10 |
2004 | Post-Bolla | GE ($319B) | Crollo delle aziende tecnologiche, mix di diversi settori nella top 10 |
2009 | Crisi Finanziaria | PetroChina ($367B) | 6 aziende non USA nella lista |
2014 | Petrolio a $100 | Apple ($560B) | Ultimo anno delle aziende legate al petrolio e ascesa delle compagnie tecnologiche |
2019 | Big Tech Era | Microsoft ($1,050B) | 7 su 10 aziende sono tecnologiche |
Ecco la lista completa delle TOP 10 negli anni considerati.
1999 | 2004 | 2009 | 2014 | 2021 |
Microsoft | General Electric | PetroChina | Apple | Apple |
General Electric | Exxon | Exxon | Exxon | Microsoft |
Cisco | Microsoft | ICBC | Alphabet | Saudi Aramco |
Exxon | Pfizer | Microsoft | Microsoft | Amazon |
Walmart | Citi Group | China Mobile | Berkshire Hathaway | Alphabet |
Intel | Walmart | Walmart | J&J | |
NTT | BP | China Construction Bank | Shell | Tencent |
Lucent Technologies | AIG | Petrobas | General Electric | Tesla |
Nokia | Intel | J&J | Wells Fargo | Berkshire Hathaway |
BP | Bank of America | Shell | Roche | TSMC |
Quanto valgono le 10 aziende più grandi?
Come detto, le aziende più grandi degli ultimi anni sono quasi tutte tecnologiche.
Apple, da sola, conta una capitalizzazione pari a 2.5 trilioni di dollari.
- 1 milione ha 6 zeri, se mettessimo delle banconote da 100$ una sopra l’altra arriveremo a 1 metro
- 1 miliardo ha 9 zeri, se mettessimo delle banconote da 100$ una sopra l’altra arriveremo a 1.01 km
- 1 trilione ha 12 zeri per capirci, se mettessimo delle banconote da 100$ una sopra l’altra arriveremo a 1015.4 km
In soldoni Apple vale tanti soldi.
Interessante notare che la capitalizzazione delle 5000 più grandi aziende mondiali vale, al momento della stesura di questo articolo, circa 91 trilioni di dollari.
Apple da sola vale circa il 3% di tutta questa capitalizzazione e le big 10 tra le più grandi aziende mondiali cubano da sole il 15% circa.
Market Cap (Trillion $) | Market Cap % | |
Apple | 2.438 | 2.7% |
Microsoft | 2.103 | 2.3% |
Saudi Aramco | 1.86 | 2.0% |
Amazon | 1.802 | 2.0% |
Alphabet | 1.724 | 1.9% |
0.968 | 1.1% | |
Tencent | 0.677 | 0.7% |
Tesla | 0.636 | 0.7% |
Berkshire Hathaway | 0.632 | 0.7% |
TSMC | 0.603 | 0.7% |
Tot best 5000 | 91.118 |
Insomma c’è un’alta concentrazione di capitali nelle mani di poche aziende.
S&P 500 è emblematico da questo punto di vista: Microsoft, Apple, Amazon, Google e Facebook, ossia le FAAMG, si spartiscono più del 20% di capitalizzazione totale dell’indice USA. Una concentrazione così alta non si era mai vista neanche durante la bolla del Dotcom, e tutti sappiamo come è andata a finire.
In conclusione
La storia è piena di aziende che hanno segnato un’epoca. Dalla Compagnia delle Indie ad Apple abbiamo avuto molti casi di aziende che hanno avuto una capitalizzazione esagerata rispetto alle altre.
Tuttavia il mercato varia ed è difficile mantenere lo status quo nel tempo. Arriverà il momento in cui altri nomi si affacceranno alla lista delle aziende più grandi e scalzeranno gli attuali colossi.
Per un piccolo investitore questo non significa altro che diversificare. Evitare di andare dietro alla massa e di cercare di essere pronti ad ogni scenario. Credo non ci sia modo migliore di fare ciò che investire in grandi indici azionari. Questi non solo offrono un paniere di titoli ampiamente diversificato ma la lista delle aziende che partecipano alla composizione degli indici stessi varia di volta in volta.
Al prossimo scossone dei mercati le aziende maggiormente colpite non faranno più parte dell’indice considerato e avremo nuovi player protagonisti della scena.
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Bell’articolo!
Chiaro ed alla portata di tutti.
Sembra però esserci un’incongruenza all’inizio (dovuta probabilmente al refuso commesso da https://howmuch.net/articles/the-worlds-biggest-companies-in-history): il valore di Amazon e Alphabet dovrebbe essere in miliardi di $ e non milioni, giusto?
Ciao Fabio,
Grazie mille per i complimenti e per la segnalazione. Ho corretto il refuso.
Grazie ancora e buona gioranta