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Investire in ETF Russia
Cosa significa investire in ETF sulla Russia?
La Russia è paese la cui economia è strettamente legata al settore energetico, quindi l’economia è fortemente settoriale e dipendente dal ciclo economico energetico.
La crisi geopolitica del 2014 con l’annessione della Crimea con le conseguenti sanzioni economiche hanno ulteriormente influito sull’economia russa.
Nonostante ciò, il basso livello di debito e le politiche fiscali espansive potrebbero aiutare il mercato russo.
La crisi legata al Covid, inoltre, ha aumentato la disoccupazione in relativamente poche attività economiche.
Tutto ciò, unito al poco interesse da parte degli investitori potrebbe portare a un interesse verso questo tipo di mercato.
Un indicatore di questo fenomeno è il rapporto P/E dell’indice MSCI Russia che replica il mercato russo:
- P/E MSCI Russia: 11
- P/E MSCI World: 28
Allo stesso modo, un altro indicatore come il CAPE ci mostra come questo paese potrebbe essere sottostimato rispetto ad altri:
- Cape Russia: 5.9
- CAPE MSCI World: 24
Per chi fosse interessato ad approfondire temi legati al P/E e al CAPE può leggere quest’articolo.
Potrebbe quindi aver senso investire in un ETF Russia sempre però all’interno di un portafoglio diversificato.
Indice MSCI Russia
L’indice che replica il mercato azionario russo è MSCI Russia.
Questo indice è caratterizzato da una forte volatilità con un andamento negli ultimi anni abbastanza piatto.
L’economia russa è fortemente dipendente dall’esportazione di energia. Ciò viene riflesso nella distribuzione settoriale del proprio indice di riferimento.
Il peso del settore energetico copre quasi la metà dell’intero indice.
Investire in un ETF Russia, quindi, ci pone di fronte a un problema di forte esposizione verso un mercato ciclico legato al settore delle materie prime.
Non è un caso, infatti, che l’indice MSCI Russia è correlato con l’indice MSCI World Energy. Negli ultimi anni il fattore di correlazione è stato pari a circa 0.7.
Tra le principali aziende per peso percentuale all’interno di questo indice troviamo:
- SBERBANK RUSSIA COM (RUB) 16.75%
- GAZPROM (RUB) 13.42%
- LUKOIL HOLDING (RUB) 13%
Tra le aziende del settore energetico spunta Gazprom, che oltre ad essere la più famosa è anche quella con maggior capitalizzazione.
Interessante notare come quest’azienda abbia reso negli ultimi anno molto meno di altre sue “colleghe” americane come Exxon e Chevron.
Portfolio | CAGR | Stdev | Best Year | Worst Year | Max. Drawdown | Sharpe Ratio | Sortino Ratio |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Gazprom | -4.31% | 37.39% | 99.50% | -74.44% | -83.51% | 0.05 | 0.07 |
Chevron | 4.84% | 23.26% | 36.64% | -25.97% | -40.69% | 0.28 | 0.44 |
Exxon | -1.13% | 20.69% | 24.34% | -36.21% | -58.35% | 0.01 | 0.01 |
In linea generale tutto il settore energetico negli ultimi anni ha reso molto meno di altri settori come Information Technology.
Principali ETF Russia
Fatta questa panoramica sul mercato azionario russo, quali sono i principali ETF legati a questo paese?
Lyxor MSCI Russia UCITS ETF – Acc
ISIN LU1923627092
Si tratta di un ETF ad accumulazione, i dividendi vengono direttamente reinvestiti, e a replica sintetica. Il TER di questo strumento è del 0.65% annuo.
Lyxor MSCI Russia UCITS ETF – Dist
ISIN LU1923627332
La dimensione del fondo di questo ETF è molto minore rispetto al precedente. Si tratta di un ETF rilasciato dallo stesso emittente, la differenza principale è che in questo caso i dividendi vengono distribuiti:
- Nel 2019 hanno distribuito 2.07 euro a quota
- Nel 2020 1.27 euro a quota
I dividendi sono davvero alti se confrontati con altri tipi di ETF.
Il TER di questo strumento è sempre dello 0.65%.
Xtrackers MSCI Russia Capped Swap UCITS ETF 1C
ISIN LU0322252502
ETF ad accumulazione, replica sintetica con un TER del 0.65%.
La dimensione del fondo è la più piccola tra i 3 ETF considerati.
L’indice di riferimento è sempre MSCI Russia, tuttavia in questo tipo di ETF viene ridotto il peso delle singole azioni qualora queste superino una certa soglia. Questo serve per evitare “pericolosi” sbilanciamenti.
Nello specifico viene controllato che le singole azioni non superino il 25%:
- Giornalmente dovesse succedere il superamento della soglia viene abbassata l’esposizione verso questo titolo fino al massimo 22.5%
- Viene inoltre fatto un controllo trimestrale che abbassa ulteriormente l’esposizione, nel caso, al massimo 20%
Investire in Russia con Fondi attivi o Fondi passivi?
Un interessante articolo di Morningstar evidenzia alcune criticità degli ETF legati alla Russia.
L’eccessiva concentrazione in pochi settori e la gestione dell’aziende opaca e spesso controllate dallo stato rendono questo tipo di investimento rischioso.
Per questo motivo, per chi fosse comunque interessato a questo tipo di mercato, il suggerimento è quello di rivolgersi a fondi attivi.
Nonostante questi ultimi risultino essere più cari, sono però attentamente selezionati e monitorati. In un mercato con così alta concentrazione di aziende può essere essenziale.
La maggior parte di questi fondi, infatti, prevede una maggior diversificazione (la soglia massima di peso della singola azione è in genere del 10%).
Inoltre, la gestione attiva permette di avere una maggiore elasticità del fondo nel caso in cui, ad esempio, ci fosse una particolare volatilità del settore energetico.
In conclusione
Qualora si avesse intenzione di investire in un ETF Russia vanno considerate una serie di condizioni al contorno.
L’economia russa è concentrata in poche aziende e in pochi settori, principalmente quello energetico.
Ciò rende questo tipo di investimento molto ciclico.
Data la forte concentrazione e l’opaca gestione aziendale i fondi attivi, anche se più cari, si sono mostrati più elastici e con rendimenti maggiori.
Non va dimenticato, infine, che investire in questo tipo di ETF vuol dire investire indirettamente al cambio del Rublo che ultimamente non è stato molto favorevole per questo tipo di investitore.
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