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Home Bias e Finanza Comportamentale

Spesso non approfittiamo di grosse opportunità perchè legati a errori di finanza comportamentale come quello del Home Bias.

Abbiamo spesso sottolineato l’importanza di diversificare i propri investimenti per poter evitare grossi rischi. Diversificare permette di diminuire la volatilità non concentrando tutte le proprie risorse su un’unico settore/paese/strumento finanziario.

Nonostante questo possa sembrare scontato esistono degli errori cognitivi del singolo individuo collegati alla finanza comportamentale, uno in particolare è l’home bias.

Il significato di Home Bias

Per home bias, in ambito finanziario, si intende la propensione a concentrare i propri investimenti in strumenti finanziari del proprio paese piuttosto che in strumenti finanziari stranieri.

Alla base di tutto credo ci sia sempre la pigrizia: piuttosto che cercare informazioni e dati preferiamo prendere delle decisioni basate per lo più da pregiudizi o sensazioni legate alla familiarità.

Ci affidiamo a ciò che conosciamo meglio perchè più vicino a noi, decidiamo di comprare titoli azionari domestici perchè ritenuti familiari piuttosto che sforzarci di analizzare il mondo che ci circonda.

Questa non è solo una prerogativa italiana ma è un bias diffuso in tutto il mondo, dagli USA al Giappone.

Home Bias in diverse nazioni
Home Bias in diverse nazioni

Investire in Italia o diversificare?

Partiamo con il dire che la capitalizzazione totale del mercato italiano è irrisoria rispetto a quello mondiale.

Con questo voglio dire che l’Italia non ha quasi peso nel vastissimo mondo azionario. Esistono tante realtà simili a quelle italiane ma con capitalizzazioni maggiori di ordini di grandezza.

Insomma, esiste un mondo al di fuori delle nostre mura.

Capitalizzazione del mercato
Capitalizzazione del mercato

Pensare di concentrare tutte le proprie risorse sull’unico mercato nazionale può creare dei grossi svantaggi non solo dal lato della volatilità ma anche delle performance.

Proviamo a fare al solito qualche esempio per meglio spiegare questo punto.

Immaginiamo che un investitore italiano, legato al home bias, abbia deciso di investire nell’indice del nostro paese nel 1970.

Allo stesso modo, un altro investitore lo stesso giorno abbia deciso di optare per un’opzione più diversificata, ad esempio abbia deciso di investire in azioni globlali.

Ecco che il secondo investitore nel 2014 avrebbe ottenuto non solo performance più elevate ma anche una minore volatilità.

Il secondo investitore, non legato ad alcun preconcetto geografico proprio del home bias, avrebbe ottenuto performance più elevate e minori rischi.

Col senno del poi non ci sarebbe stato nessun motivo logico per fare una scelta diversa.

I benefici della diversificazione
MSCI stock market performance, 1970–2014. Data: MSCI.

Stesso discorso può farsi per le singole azioni.

Durante la crisi legata al settore oil&gas Post-Covid molti hanno pensato che comprare azioni ENI potesse essere un buon affare.

All’interno di quest’articolo non voglio soffermarmi sul quesito “quanto investire nell’Oil&Gas sia stata una buona o cattiva idea”.

Allargando il proprio orizzonte al di fuori delle proprie mura, però, avremmo magari potuto analizzare compagnie che erano messe decisamente meglio.

Ad esempio titoli come Exxon o Chevron avrebbero reso rispettivamente il 12% o 7% in più della stessa ENI.

Home Bias per settore
Home Bias legato ad aziende fuori il nostro recinto

Investire nel settore di appartenenza

Discorso simile può essere fatto oltre che per area geografica anche per settori.

Immaginiamo in questo caso di lavorare nel settore Finanziario negli USA. Siamo nel 1974 e decidiamo di investire in qualche ETF legato a tale settore.

Se avessimo invece deciso di investire in tutte le azioni USA avremmo ottenuto, come al caso sopra, maggiori performance e minore volatilità.

Performance mercato per settore
Performance mercato per settore

Il peggio del peggio della diversificazione sarebbe quella di investire nella stessa azienda in cui si lavora.

Se le cose dovessero andare male, in quel caso perderemo lavoro e soldi messi da parte…

In conclusione: il modo per correggere gli home bias

Il modo principale per evitare errori legati al home bias è studiare e approfondire.

Esiste un modo al di fuori del nostro recinto sia lato geografico che lavorativo.

Come in tutte le cose, puntare tutto su un unico “cavallo” può essere molto rischioso e non è detto che porti a vantaggi di performance.

Potrebbe essere molto saggio, invece, diversificare in modo oculato con strumenti ad hoc come ETF che replicano indici azionari globali.

In fin dei conti la storia ci insegna che sono davvero pochi che riescono a prevedere il mercato con strumenti molto più complessi di quanto noi possiamo immaginare. Lo stesso Ray Dalio ci insegna a investire preparandoci ad ogni possibile situazione di mercato.

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Francesco Barba

Ingegnere e sommelier, fiero sorrentino appassionato di finanza personale e ottime bottiglie. Scrivo di finanza personale e risparmio sul blog di cui sono co-founder guidaglinvestimenti.it

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