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Permanent Portfolio di Harry Browne
Harry Browne, ideatore del Permanent Portfolio, è stato uno scrittore, politico Americano e consulente finanziario.
Come molti altri portafogli analizzati, il Permanent Portfolio assume che sia impossibile prevedere il mercato. Ciò implica che bisogna prepararsi ad ogni situazione investendo, quindi, in modo da proteggersi in ogni fase di mercato.
Insomma, la filosofia alla base è molto simile a quella di Ray Dalio nel suo All Weather.
Asset all’interno del Permanent Porfolio
Il portafoglio Permanent Porfolio è composto dal:
- Azioni, 25%
- Obbligazioni a lungo termine, 25%
- Obbligazioni a breve termine, 25%
- Oro, 25%
In modo particolare abbiamo una pari suddivisione di:
- Azioni USA grande capitalizzazione
- Oro
- Obbligazioni USA lunga scadenza
- Obbligazioni USA breve scadenza
La tabella in basso, in particolare, riporta tutti gli ETF che un investitore USA dovrebbe utilizzare per replicare pedissequamente questo portafoglio.
Peso | Nome ETF | Tipo di Investimento |
---|---|---|
25.00 % | Vanguard Total Stock Market | Equity, U.S., Large Cap |
25.00 % | SPDR Blmbg Barclays 1-3 Mth T-Bill | Bond, U.S., Ultra Short-Term |
25.00 % | iShares 20+ Year Treasury Bond | Bond, U.S., Long-Term |
25.00 % | SPDR Gold Trust | Commodity, Gold |
Un investitore europeo che volesse mantenere l’esposizione nel mercato USA dovrebbe ovviamente usare strumenti diversi. Un esempio potrebbe essere quello riportato nella tabella che segue
NOME ETF | CODICE ISIN | PERCENTUALE |
iShares MSCI USA UCITS ETF (Acc) | IE00B0M62Q58 | 25% |
iShares USD Treasury Bond 20+yr UCITS ETF USD (Acc) | IE00BFM6TC58 | 25% |
iShares USD Treasury Bond 1-3yr UCITS ETF (Acc) | IE00B3VWN179 | 25% |
ETFS Physical Gold | JE00B1VS3770 | 25% |
Come è andato storicamente questo portafoglio?
Andando ad analizzare i dati di Portfolio Charts e di Lazy Portfolio ETF possiamo capire rapidamente la potenza del Permanent Portfolio.
Partiamo con i rendimenti.
Dal 1978 a oggi questo portafoglio ha avuto un rendimento annualizzato del 8.5% circa. Ciò significa che 1000 euro investiti nel 1978 sarebbero diventati circa 31821 euro. A questo vanno poi sottratte spese, tasse e inflazione.
Volendo analizzare il rendimento del portafoglio al netto dell’inflazione dal 1970 ad oggi vediamo che il rendimento medio passa al 5.0% annuo. Cosa interessante da analizzare è che questo portafoglio, nel periodo preso in considerazione, per il 26% delle volte ha chiuso l’anno in negativo.
Ancora più interessante è notare come questo portafoglio abbia costantemente restituito una performance positiva dopo 10 anni di investimento. Nei peggiori dei casi, infatti, ha avuto un 3% medio annuo.
Infine, l’allocazione del 25% in oro ha permesso di avere perdite massime contenute. Ad esempio il giorno peggiore durante il crollo relativo al coronavirus è stato del 2% circa.
Analizzando questo portafoglio con altri famosi, possiamo quindi capire che le perfomance sono più contenute ma, allo stesso modo, anche i rischi sono minori.
Tutto ciò in parte è dovuto alla forte esposizione in oro e obbligazioni (75% del totale) che permettono di livellare i rendimenti.
Permanent Portfolio con esposizione globale
Come spesso detto la diversificazione credo sia un must per evitare delle esposizioni troppo elevate (sia in termini geografici che in termini di settori economici). Esposizioni che spesso coincidono con rischi relativamente maggiori.
Una possibile variante di tale portafoglio può essere quella che segue nella tabella in basso dove è stato considerato un indice azionario globale e obbligazioni europee.
NOME ETF | CODICE ISIN | PERCENTUALE |
iShares MSCI World UCITS ETF | IE00B4L5Y983 | 25% |
Invesco Physical Gold A | IE00B579F325 | 25% |
iShares Euro Government Bond 1-3yr UCITS ETF (Dist) | IE00B14X4Q57 | 25% |
iShares Core Euro Government Bond UCITS ETF (Dist) | IE00B4WXJJ64 | 25% |
Per chi volesse optare per obbligazioni globali potrebbe pensare di scegliere l’ETF: Xtrackers Global Sovereign UCITS (ISIN LU0378818131).
Come si sarebbe comportato questo portafoglio rispetto “all’originale”?
In termini di performance non c’è storia.
Il Permanent Portfolio esposizione mondiale ha avuto un rendimento molto stabile negli ultimi 10 anni rispetto ad altri.
Questo ce lo aspettavamo viste le considerazioni fatte sopra.
Tutte queste considerazioni sono confermate andando ad analizzare i massimi drawdown registrati da vari portafogli rispetto a quello in esame.
Vediamo infatti che negli ultimi 10 anni l’indice MSCI World ha fatto registrare un -15% massimo circa di drawdown.
Il Permanent Portfolio, invece, si è fermato a un 7% circa.
Per avere un quadro finale delle performance relative a questo tipo di portafoglio rispetto ad altri analizzati vi riposto una tabella riassuntiva finale. Vengono in particolare analizzate le performance annuali degli ultimi 10 anni con la deviazione standard.
Questo perchè, al solito, le performance vanno sempre rapportate ai rischi intrinsechi di un investimento.
Portafoglio | Capitale Investito | Guadagno | CAGR | Deviazione Standard |
MSCI World | 10000 euro | 25839 euro | 12.19% | 10.27% |
All Weather – Euro | 10000 euro | 14117 euro | 4.27% | 6.15% |
Golden Butterfly – World | 10000 euro | 16469 euro | 6.23% | 6.92% |
Permanent Portfolio Euro | 10000 euro | 14424 euro | 4.54% | 5.17% |
Quello che balza subito all’occhio è che le performance sia in termini di rendimento che in termini di deviazione standard del Permanent Portfolio siano molto simili a quelle dell’All Weather.
Il portafoglio di Harry Browne permette, inoltre, di dimezzare la deviazione standard rispetto al MSCI World pagando però un prezzo in termini di rendimenti: MSCI World ha infatti reso negli ultimi 10 anni quasi 3 volte in più.
In conclusione
Il Permanent Portfolio è una delle tante opzioni che la letteratura ci offre per poter investire in modo “passivo“.
Abbiamo visto come l’esposizione di questo tipo di portafoglio ci porta ad avere rischi relativamente minori di altre soluzioni come può essere un azionariato puro o un altro portafoglio diversificato come il Golden Butterfly o l’All Weather.
Minori rischi equivalgono a minori guadagni nel lungo termine. Questo tipo di portafoglio ne è la riprova.
Va sempre ricordato che le perfomance passate non sono garanzia di performance future.
Esistono diversi tipi di portafogli e tutti diversi tra di loro, sta all’attitudine della persona e alle singole esigenze capire su cosa protendere.
É un articolo molto interessante per chi come me si sta avvicinando all’argomento e mi fa molto piacere che ci sia un blog come questo che ne parli in maniera così esaustiva ed accessibile
Ciao Alessandro,
Davvero grazie per il tuo feedback, mi fa davvero piacere! Spero che troverai altri articoli altrettanto interessanti all’interno del blog.
Fammi sapere e buone feste
Francesco
Complimenti, tutto molto chiaro. Una domanda : il ribilanciamento su che cadenze avviene (mensile, annuale ?) . Gli ETF suggeriti sono in dollari o in euro ?
Roberto
ciao Roberto,
Il ribilanciamento considerato nell’articolo è annuale… questo non è però un vincolo. Per quanto riguarda gli ETF: per un investimento a lungo termine azionario la letteratura suggerisce di non avere una copertura valutaria per una migliore diversificazione. Per quanto riguarda quelli obbligazionari, invece, vale il discorso opposto
Qui trovi qualche info in più: https://www.guidaglinvestimenti.it/etf-hedged/
Ciao
Francesco
Ciao Francesco mi è piaciuto molto questo approfondimento, ho una domanda, pensi che sul lato obbligazionario ci si possa attenere alle linee guida dettateci da Browne considerati i rendimenti ben differenti di quando fu attuato il portafoglio, oppure sia opportuno approntare delle modifiche sostanziali.
Altro piccolo dubbio, c’è un periodo da preferire per la costruzione del portafoglio oppure è indifferente?
Grazie!
Ciao Giorgio,
Grazie mille per le tue parole, davvero molto apprezzate.
Credo che questo tipo di portafoglio sia sempre molto attuale, poi dipende dalle esigenze del singolo. Certo, i rendimenti delle obbligazioni negli ultimi anni sono calate molto andando fino in territorio negativo. Sarà sempre così?
Mi raccomando pensiamo sempre in ottica di lungo termine e non facciamoci influenzare da quello che succede nell’immediato.
Il miglior periodo per iniziare un portafoglio è oggi 😀
Saluti
Francesco