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Quanto si guadagna con un BTp 2051?

Quanto posso guadagnare se decidessi di investire in un BTp 2051?

Partiamo prima con il dire di cosa stiamo parlando. BTp 2051, per farla semplice, è un’obbligazione trentennale emessa dallo stato italiano che garantisce una cedola del 1.7% annuo: Btp Tf 1,7% St51 Eur (ISIN IT0005425233).

Il costo (a Novembre 2021) di questa obbligazione è pari a circa 97 euro, al di sotto del prezzo nominale pari a 100 euro.

Proviamo quindi a farci 2 conti e capire che significa tutto ciò.

Partiamo con il dire che io posso comprare BTp 2051 per un prezzo di 970 euro, meno del prezzo nominale fissato pari a 1000 euro.

La cedola del 1.7% significa che, acquistando un titolo pari a 970 euro (secondo l’attuale quotazione) ho diritto a 17 euro lorde di cedola annuale. A questa cedola dobbiamo applicare una tassazione del 12.5% (meno del 26% a cui siamo abituati per la gran parte dei strumenti finanziari).

Quindi, la cedola al netto della tassazione varrà 14.88 euro che per 30 anni fa circa 446 euro.

Dovremo poi pagare un’imposta di bollo pari allo 0.2%.

0.2% che moltiplicato per il valore nominale del BTp 2051 (1000 euro) e per 30 anni fa altri 60 euro da pagare.

Infine, lo Stato Italiano ci rimborserà il valore nominale del BTp. Questo significa che dopo 30 anni riavremo 1000 euro anzichè i 970 euro pagati nel mercato secondario permettendoci di registrare una plusvalenza di 30 euro lorde.

A questi 30 euro dovremmo sempre applicare una tassazione pari al 12.5%, avremo quindi un netto pari a 26.25 euro.

Proviamo quindi a fare le somme:

  • Abbiamo acquistato BTp 2051 per un valore pari a 970 euro sul mercato secondario
  • Abbiamo così vincolato i nostri soldi per 30 anni garantendoci una cedola pari al 1.7%
  • Ogni anno avremo così una cedola che al netto delle tasse è pari a 14.9 euro
  • Per 30 anni avremmo ottenuto dalle cedole circa 450 euro netti
  • In questi 30 anni dovremmo pagare anche il bollo pari a 2 euro anni, 60 euro sui 30 anni
  • Infine, nel 2051 avremo il rimborso della cedola nominale che al netto delle tasse sarà pari a 974 euro circa
  • Avremo così speso 970 euro + 60 euro di bollo + 63 euro di tasse relative alle cedole per un totale di 1093 euro.
  • Avremo guadagnato in totale 974 euro + 446 euro di cedole per un totale di 1420 euro circa
  • Capitale finale 1420 euro, spesa 1093 euro. Il nostro capitale sarà aumentato del 30% in 30 anni

Se questo vi può sembrare un affare fermatevi un momento a pensare.

Probabilmente non riuscirò neanche a coprire quello che perderò dall’aumento dell’inflazione.

In tutta onestà, se avessi un capitale che può rimanere fermo per 30 anni l’ultima cosa a cui penserei è acquistare un BTp 2051 con una cedola pari al 1.7%.

Facciamoci 2 conti.

970 euro investiti in uno strumento finanziario che può ragionevolmente dare il 3% annuo medio ci potrebbero garantire dopo 30 anni un capitale totale pari a 2354 euro lordi.

Consideriamo un costo annuale pari allo 0.2% e una tassazione sul capital gain pari al 26%.

Avremo così un capitale finale pari a 1895 euro circa rispetto ai 1420 euro del BTp 2051.

Credetemi con il 3% mi sono tenuto molto stretto, con un orizzonte temporale di 30 anni avrebbe senso investire in un portafoglio con una forte componente azionaria. Un ETF con una diversificazione globale, ad esempio, potrebbe rendermi benissimo tra il 5 e il 7% annuo.

Senza contare il fatto che investire unicamente in uno strumento del genere significa rendere il nostro portafoglio molto poco diversificato.

In conclusione

Capisco gli italiani alla ricerca del rendimento garantito. Capisco le persone che dicono ti dò 100 e non voglio mai scendere al di sotto di questa soglia.

Purtroppo queste persone non hanno capito cosa significa investire e sul lungo termine si stanno privando di rendimenti che su un orizzonte temporale così lungo ha rischi bassissimi.

Investire in uno strumento come il BTp 2051 non ci permette, molto probabilmente, neanche di combattere alla pari l’inflazione.

Iniziamo a studiare, capire di investimenti e diventare imprenditori delle nostre finanze!

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Francesco Barba

Ingegnere e sommelier, fiero sorrentino appassionato di finanza personale e ottime bottiglie. Scrivo di finanza personale e risparmio sul blog di cui sono co-founder guidaglinvestimenti.it

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