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In cosa consiste la Teoria dei cani?
La teoria dei cani o Dogs of Dow è una strategia di investimento legata all’indice Dow Jones.
Questa strategia prevede di acquistare i primi giorni di Gennaio di ogni anno le azioni appartenenti all’indice Dow Jones che l’anno prima hanno avuto il maggiore dividend yield.
Questa strategia è stata resa famosa nel 1991 con la pubblicazione del libro Beating the Dow di Michael B. O’Higgins. E’ stato lui a coniare il nome: “Dogs of the Dow” o Teoria dei cani.
Indice Dow Jones
Prima di addentrarci in questa teoria spendiamo due parole sull’indice Dow Jones.
Questo indice fu ideato da Charles Dow e Edward Jones nel lontano 1896. L’idea alla base era quella di scegliere 12 aziende, poi diventate 30, che rappresentassero l’economia americana.
Le aziende che entrano a far parte dell’indice non rispettano delle caratteristiche specifiche. La lista viene infatti pubblicata ogni anno dal The Wall Street Journal che sceglie arbitrariamente quali sono le aziende che devono entrare o uscire dall’indice.
Ha fatto scalpore, ad esempio, quando General Electric fu tolta dall’indice nel 2018. GE, infatti, era l’unica azienda sopravvissuta dalla prima stesura della lista.
In linea generale, le aziende facenti parti dell’indice Dow Jones sono tutte aziende industriali a grande capitalizzazione.
Di seguito la lista, aggiornata ad Agosto 2020, con l’anno in cui ogni singola azienda è entrata a far parte dell’indice.
Aziende – Dow Jones Industrial Average | |
---|---|
Azienda | Anno |
3M | 1976 |
American Express | 1982 |
Amgen | 2020 |
Apple Inc. | 2015 |
Boeing | 1987 |
Caterpillar | 1991 |
Chevron | 2008 |
Cisco Systems | 2009 |
The Coca-Cola Company | 1987 |
Dow Inc. | 2019 |
Goldman Sachs | 2013 |
The Home Depot | 1999 |
Honeywell | 2020 |
IBM | 1979 |
Intel | 1999 |
Johnson & Johnson | 1997 |
JPMorgan Chase | 1991 |
McDonald’s | 1985 |
Merck & Co. | 1979 |
Microsoft | 1999 |
NIKE | 2013 |
Proctor & Gamble | 1932 |
Salesforce | 2020 |
The Travelers Companies | 2009 |
UnitedHealth Group | 2012 |
Verizon | 2004 |
Visa | 2013 |
Walmart | 1997 |
Walgreens Boots Alliance | 2018 |
The Walt Disney Company | 1991 |
Dividend Yield
La teoria dei cani prevede, quindi, di investire a Gennaio nelle 10 aziende che nel Dicembre dell’anno prima hanno registrato maggior dividend yield.
Ma cos’è il dividend yield?
Il dividend yield è il rapporto tra il dividendo per azione di una società e il prezzo di una singola azione della stessa società.
Questo indice viene espresso in forma percentuale.
Ad esempio una società che ha avuto:
- Dividendo pari a 1 euro per azione
- Prezzo dell’azione al momento dello stacco del dividendo di 100 euro
- Avrà un Dividend Yield pari a 1/100 = 1%
Secondo la teoria dei Dogs of Dow, quindi, ad inizio anno dovremmo investire nelle migliori 10 aziende per dividend yield.
Ciò non significa, come abbiamo visto, scegliere le aziende che hanno staccato il maggior dividendo.
Questa teoria si basa sul fatto che queste grandi aziende non modificano il loro dividendo in base alle fluttuazioni del proprio titolo sul mercato. Il dividendo, quindi, rappresenta una misura del valore medio dell’azienda stessa.
Performance Teoria dei cani
Quanto ha reso questa strategia di investimento?
Investopedia, all’interno di un suo articolo, ci permette di avere una overview delle performance storiche di questa strategia prendendo come riferimento l’indice Dow Jones.
Si può notare come i Dogs of the Dow non riescono sempre a fare meglio dell’indice di riferimento.
Dal 2008 al 2018 10 mila euro investiti:
- Con la teoria dei cani avrei avuto un portafoglio del valore di 21420 euro
- Investendo semplicemente nell’indice Dow Jones avrei avuto un portafoglio del valore di 17350 euro
Nel 2020 i cani del Dow Jones hanno avuto un rendimento nettamente peggiore rispetto l’indice con un delta del 18%
Questa differenza è stata in parte dovuta al brutto anno del settore energetico con:
- Exxon Mobile che ha registrato un -36.2%
- Chevron che ha registrato un -26%
Teoria dei cani Italia
La stessa teoria viene applicata da alcuni investitori anche nel mercato italiano prendendo come riferimento l’indice FTSE MIB.
Il Corriere.it ci permette di avere una visione di come questa strategia abbia reso nel corso degli ultimi 10 anni,
Anche in questo caso i risultati sono altalenanti:
- Investire nel FTSE MIB tramite la strategia dei cani avrebbe portato a una volatilità maggiore
- Ma rendimenti migliori
- 10 mila euro investiti nei cani del FTSE MIB nel 2010 sarebbero valsi nel 2020 10626 euro
- 10 mila euro investiti nel FTSE MIB nel 2010 sarebbero valsi nel 2020 9429 euro
Il 2020, nello specifico, sarebbe stato caratterizzato dall’andamento delle azioni riportate sempre da una tabella del Corriere.it in basso.
In conclusione
La teoria dei cani ha avuto risultati altalenanti.
Dal 2008 al 2018 ha permesso di avere performance maggiori rispetto all’indice per cui è stata ideata: il Dow Jones.
Negli ultimi 10 anni, in Italia, ha permesso di avere un rendimento maggiore rispetto al FTSE MIB ma con una maggiore volatilità.
Per chi fosse interessato ad applicarla nel 2022 qui la lista delle 10 aziende USA:
- IBM
- Verizon
- Dow
- Chevron
- Walgreens Boots Alliance
- Merck
- 3M
- Amgen
- Coca Cola
- Intel
Per quanto riguarda l’Italia, invece, avremo:
- Intesa San Paolo
- Unipol
- Snam
- Enel
- Banca Mediolanum
- Mediobanca
- Eni
- Generali
- Buzzi Unicem
- Banca Generali
Se non volessimo investire in titoli bancari che, storicamente, sono la zavorra dell’indice FTSE MIB (basta vedere la differenza rispetto all’indice STAR) avremo:
- A2A
- Azimut Holding
- Italgas
- FCA
- Pirelli
- Buzzi Unicem
- Hera
- Eni
- Telecom Italia
- Leonardo
Un altro indice fondamentale che ogni investitore deve conoscere è l’MSCI World: nell’articolo che segue i dettagli per replicarlo con gli ETF.