Tempo di lettura: 3 minuti
0
(0)

Upcycling: la nuova frontiera della sostenibilità

In un mondo sempre più votato alla svolta green, tra riciclo e consapevolezza energetica si sta facendo (ancora a fatica) strada un nuovo concetto: l’upcycling.

Apparentemente potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda che i nostri nonni attuavano dalla notte dei tempi, ma in un contesto ampio e strutturato come quello della sostenibilità l’upcycling può avere un ruolo chiave nella transizine verso l’economia circolare. Vediamo come.

upcycling

Cos’è l’upcycling

Scopriamo l’arcano: l’upcycling è una tecnica che consente di trasformare un oggetto o un componente ormai arrivato a fine vita, in un oggetto di valore più alto senza passare per il ritorno ad una materia prima (come avviene per il riciclo).

Il termine “upcycling” indica proprio questo: l’incremento delle caratteristiche di un oggetto che ne fanno aumentare il suo valore.

La differenza con il riciclo (recycling) è che il riciclo richiede un dispendio energetico (cernita, selezione, trasporto e/o trasformazione) che certamente consentono il riutilizzo di un materiale, ma trasformandolo in una materia prima tipicamente di valore inferiore.

Facciamo un esempio: le bottiglie di plastica. Destinandole al riciclo, se le plastiche di diversi colori vengono unite ne deriverà una materia prima di minor pregio. L’alternativa è fare una cernita e selezione per colore che avrà un dispendio energetico sicuramente superiore.

Non a caso il riciclo è molto spesso un “downcycling” perchè le caratteristiche del materiale risultante sono di minor pregio rispetto al materiale originario.

L’upcycling funziona in maniera differente: cercare di effettuare il minor numero di trasformazioni sulll’oggetto o sul materiale per avere un impatto enrgetico minimo, e trasformarlo in qualcosa il cui valore percepito sia più alto. Ad esempio, utilizzare la bottiglietta di cui sopra per fare dei bracciali di design, dei cavi di plastica per realizzare una borsa, o dei componenti meccanici come ruote dentate e pistoni per creare delle lampade di design.

In maniera semplicistica potremmo definire upcycilng anche quando trasformiamo la bottiglia del latte in un vaso dei fiori, oppure creiamo degli oggetti di arredamento recuperando oggetti di cui ci staremmo per disfare. Il bello dell’upcycling è che, nel nostro piccolo, tutti possiamo facilmente contribuire a sostenerlo

Pregi e limiti dell’upcycling

Vediamo in sintesi quali sono i pregi dell’upcyclng:

  • Riduzione delle materie prime: come per il riciclo, il riutilizzo dell materie prime limita la necessità di crearne di nuove. Addirittura, in linea teorica, potrebbe favorire il recupero di molte materiali destinati alla discarica
  • Basso dispendio energetico: la mancanza di diversi passaggi come trasporto, cernita o trasfrmazione in materia prima permettono un notevole dispendio energetico rispetto al riciclo
  • Aumento del valore: tramite l’upcycling si creano oggetti il cui valore percepito è superiore a quello posseduto dall’oggetto in partenza (soprattutto se questo era stato definito un rifiuto).

Limiti dell’upcycling:

  • Rischio di effetti non controllati: sebbene il grosso delle persone si impegni in maniera sincera nel promuovere la sostenibilità, nel caso dell’upcycling, qualora non venga previsto il passaggio in discarica degli oggetti da trasformare, c’è il rischio che se ne perda la tracciabilità e che persone con intenti non limpidi lo utilizzino come pretesto per smaltire illegalmente i rifiuti. Questo problema è molto sentito nel nostro paese, motivo per cui c’è ancora una legislazione stringente sull’upcycling.
  • Applicabilità: i materiali o rifiuti adatti all’upcycling sono più limitati rispetto a quelli destinati al riciclo

L’upcycling e il ruolo nell’economia sostenibile del futuro

L’upcycling, grazie alle sue caratteristiche peculiari, si propone come un tassello aggiuntivo e non alternativo alle varie tecniche già presenti, come il riciclo, per essere uno dei promotori della sostenibilità ambientale.

Nell’economia sostenibile del futuro il concetto centrale sarà il design circolare: progettare oggetti prevedendo da principio anche la loro seconda, terza o quarta vita prima che diventino ufffcialmente dei rifiuti. Il design for circuar sta prendendo piede, ma in questa fase di transizione (che durerà anni) in cui dovremo smaltire oggetti realizzati senza un design for circular l’upcyccling potrebbe venire in aiuto perchè consentirebbe la valorizzazione di componenti destinati alla discarica che attualmente valoro non ne hanno.

Due libri sull’upcyclng

L’upcycling è un tema a cui sono particolarmente legata e a cui spero di dedicare diversi approfondimenti in questo blog. Qualora questo articolo molto introduttivo ti abbia incuriosito e vuoi saperne di più sull’upcycling e su come potrebbe avere un impatto positivo sull’economia se applicato in larga scala, ti consiglio la lettura di due libri: Cradle to Cradle e Upcyled.

Cradle to cradle

The Upcycle

Quanto ti è piaciuto il post?

Marta Cavaliere

Ingegnere fuori e inseguitrice di farfalle dentro, appassionata di crescita personale, fotografia e viaggi. Credo nell'importanza di conoscere la finanza personale per diventare responsabili del nostro futuro, e nel miglioramento continuo sia personale che professionale. Instancabile procrastinatrice, mi occupo delle sezioni Crescita e Risparmio del blog guidaglinvestimenti.it

Lascia un commento